La maggioranza dei cittadini italiani aventi diritto al voto ha detto No alla riforma costituzionale e al premier Matteo Renzi che ha personalizzato oltremodo questo referendum. L’Italia si sveglia con un governo che si prepara alle dimissioni e con il presidente del Consiglio che, in seguito ad un dignitoso discorso che ha tenuto ieri sera, subito dopo aver appreso l'esito del referendum, che si prepara a rimettere il proprio mandato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha però sottolineato, dopo un’ora di colloquio con il premier che ci sono “impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento”.
Read More »Riforma costituzionale: un referendum pensato male e proposto peggio
Il referendum del 4 dicembre è diventato nel corso di quest’anno l’espressione evidente di un paradosso politico: di fronte a una disaffezione sempre più clamorosa per i partiti e per tutti i cosiddetti corpi intermedi, si è pensato di mettere in scena un derby sulla costituzione, con una mobilitazione di massa che forse avrebbe meritato migliori cause.
Read More »Verso il Referendum del 4 dicembre tra sì, no, “ma anche”
Tra le eredità lasciateci da Walter Veltroni c’è una nuova categoria logica che sarebbe molto utile nella scheda che gli italiani si troveranno davanti domenica 4 dicembre quando dovranno esprimersi sul Referendum, il ma-anche. Può sembrare una provocazione ma, di fatti, non lo è. Una ipotesi di riforma che comprende 47 articoli della Costituzione confonderebbe chiunque ed è inevitabile che in una materia così ampia finiscano modifiche condivisibili insieme ad altre non accettabili.
Read More »Referendum Costituzionale: tra comunicazione e incomunicabilità
Siamo solo alle schermaglie iniziali, il voto è previsto per il prossimo 4 dicembre, ma le strategie di comunicazione messe in campo dagli opposti schieramenti sul Referendum Costituzionale appaiono già molto ben delineate
Read More »