Viviamo in un momento storico dove l’apprensione morale per i diritti di libertà e uguaglianza è fortissima e anche plausibile, da una prospettiva secolarizzata, nondimeno la minaccia contro la quale bisognerebbe esprimere maggior preoccupazione coinvolge un orizzonte millenario molto più complesso, quello giudaico-cristiano. Il senso del Cristianesimo originale si condensa intorno al camino della promessa di Cristo, la promessa escatologica della vita eterna.
Read More »Umberto Bielli: ‘OAIA è un modello di didattica alternativa che punta su un metodo per affrontare la vita’
Umberto Bielli è un docente romano che ha lanciato qualche anno fa un ambizioso ed innovativo progetto scolastico denominato OAIA (Ong School Science Of Inclusion Oaiaubam), basato sul seguente schema: Una mente rischiarata dalla religione-empirica e razionale e riscaldata da fede-credenza e religione sociale.
Read More »Matt M. Relox: dalle Filippine con amore, per l’arte italiana
Matt M. Relox è un artista nativo delle Filippine, sui generis, devoto a Dio, all’arte italiana e alla sua perseveranza e passione per l’arte, nata quando era un ancora un bambino e disegnava con una foglia di banana. Ora dipinge soggetti che incutono tenerezza e amore avvalendosi di uno stile tra il propagandistico e l’immaginario retrò per un’estetica che incuriosisce chi osserva le sue opere. Opere che trasudano ironia ma anche speranza per un mondo confuso e amorale, in cui l’arte spesso sembra essere dissacrante e mistificatrice, al servizio del cattivo gusto e del culto dell’individualismo gonfiato dal mercato dell’arte contemporanea. Ma dire che la globalizzazione stia appiattendo tutto e che la tradizione sia scomparsa è una menzogna: i figli nati dalla reinterpretazione di questi due poli possono essere molto interessanti, proprio perché calpestano un limbo, una soglia indefinibile in cui può succedere di tutto.
Read More »Leggere il dissacratore della filosofia contemporanea Davila per abbattere la politica del buonismo
Siete stufi di buoni sentimenti ed empatia? Non sopportate più i vizi, le miserie e le violenze degli esseri umani? Dubitate del liberalismo e pensate che la democrazia sia il regno della mediocrità? Bene, allora le Notas di Nicolás Gómez Dávila faranno al caso vostro: un monumentale viaggio, quello proposto da GOG edizioni, con uno tra i più grandi dissacratori della filosofia contemporanea.
Read More »San Francesco d’Assisi, lontano dal mito che oggi circola e dai falsari
Francesco d'Assisi ci è troppo prezioso per lasciarlo ai faciloni, ai disinformati, quando non ai falsari. Di recente, uno che conosce bene il santo "vero", quello della storia e non del mito che oggi circola, ha reagito con la passione che gli è propria. Ha detto dunque Franco Cardini, il medievista, lo storico delle crociate («E Francesco d'Assisi - ricorda - è il prodotto più rappresentativo ed ortodosso della Chiesa delle crociate») che quel grandissimo «non è affatto il personaggio che generalmente ci viene presentato adesso. Non era il precursore dei teologi della liberazione. Né tantomeno fu l'araldo di un cristianesimo dolciastro, melenso, ecologico-pacifista: il tipo che ride sempre, lo scemo del villaggio che parla con gli uccellini e fa amicizia con i lupi. Gli voglio troppo bene, a Francesco, per vederlo ridotto così dai suoi sedicenti seguaci. No, Francesco era ben altro».
Read More »L’alienazione dal sacro e il continuo manifestarsi delle ierofanie tradizionali e moderne, tra Pasolini e Jung
Tramontate le ipotesi di un futuro senza religione, il sacro o l'archetipo tendono ad assumere un'apparenza tecnica, accettabile senza difficoltà anche dalla forma mentis illuministica; così, pure attraverso manifestazioni degenerate, quali teorie ufologiche, psicologie sacralizzate o feticci tecnologici, esse continuano a parlarci di una ineliminabile dimensione altra. L’occhio d’improvviso gli splende, il tono della voce si accalora, il discorso conosce l’inconoscibile tenerezza, scrisse Pier Paolo Pasolini («Tempo», 5 aprile 1969) ma non per descrivere l’incontro tra due amanti o il passaggio ad uno stato estatico, quanto l’ultima ierofania possibile: il discorso sul motore. L’ultima emozione in grado di scuotere i giovani spentisi nella società del benessere occidentale: parole di amore e di adorazione innanzi ad un cruscotto, quali estremi rantoli dell’agonia di Dio. Tale agonia, secondo Pasolini, non sarebbe durata ancora a lungo, salde allora le previsioni o piuttosto la “fede” in un futuro assolutamente non religioso infine mai giunto, smentito clamorosamente dal fuoco dei fondamentalismi, come dal rinnovato manifestarsi della religione quale realtà culturale necessaria alla comprensione dell’umano e del sociale fin dentro la modernità più tarda.
Read More »Il fantastico mondo di Laxness: quale Dio “sotto il ghiacciaio?”
Sotto il ghiaccio: un romanzo irriverente di difficile collocazione: fantascienza? Allegorico? Religioso? Forse c’è un po’ di tutto questo nel romanzo del premio nobel del 1951 dello scrittore islandese Halldór Laxness. L’interpretazione della storia che si articola in Sotto il ghiacciaio, scritto nel 1968, non è di facile comprensione: a tratti appare quasi come un giallo da risolvere. In effetti è proprio quello che è chiamato a fare il protagonista, studente di teologia, inviato dal vescovo d’Islanda nel lontano ovest, ai piedi del leggendario vulcano Snæfell, dove Jules Verne fece iniziare il suo viaggio al centro della terra.
Read More »Letteratura e religione: Dio nella letteratura di Steinbeck e Benson
Robert Hugh Benson e John Steinbeck: due personalità opposte da mettere a confronto, due visioni completamente contrastanti riguardo il pensiero religioso e Dio. John Steinbeck è ancora oggi uno dei più apprezzati e letti scrittori vissuti nel Novecento, mentre Benson è stata una figura curiosa, scrittore e pastore anglicano, figlio dell’arcivescovo di Canterbury.
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