L'America come la conosciamo non esiste più. Le macchine si sono fermate, la popolazione è stata decimata da una misteriosa epidemia, il terreno contaminato da tossine, e in questo scenario di morte e dolore è cominciata la grande emigrazione: i sopravvissuti si muovono verso est, verso la speranza e la possibilità di un imbarco per l'Europa. Ferrytown è una stazione di transito, che sopravvive proprio su questo incessante, disperato flusso migratorio. Ed è qui che arrivano Franklin Lopez e suo fratello Jackson, pellegrini verso l'oceano. Franklin ha un dolore a un ginocchio e si ferma sulle colline, mentre il fratello scende a Ferrytown per vedere di guadagnare qualcosa. In una casupola sulle colline Franklin incontra una donna, Margaret, febbricitante e isolata da tutti. Insieme i due intraprenderanno il cammino attraverso quest'America distrutta, aiutandosi a vicenda e trovando anche la forza di un amore inaspettato.. Questa la trama del romanzo di Jim Crace, Tutto ciò che abbiamo amato, 2007.
Read More »‘L’eletto’, un Thomas Mann inedito che si ispira alla letteratura medievale germanica
Opera tarda (1951) del premio Nobel Thomas Mann, L’eletto affonda le sue radici nell’affascinante letteratura medievale di tradizione germanica e, in particolare, nel Gregorius di Hartmann Von Aue, poema venato di leggenda sulla vita di papa Gregorio Magno. Il taglio che l’autore de I Buddenbrook ha dato al suo Gregorio è però ben diverso rispetto a quello del suo antico connazionale.
Read More »‘Scriverò di te’, di Gianluca Stival: una raccolta di racconti e aneddoti del nonno dell’autore
Scriverò di te, edito da Editrice Veneta è l'ultima pubblicazione di Gianluca Strival. A dare i natali a questa giovane penna è la città di Odessa, in Ucraina. Giovanni Stival, classe 1996, studia lingue e sin da piccolissimo nutre un notevole interesse per le culture e le tradizioni straniere. Con numerose certificazioni linguistiche riconosciute a livello mondiale, Gianluca si è già ambientato nel mondo della letteratura con pubblicazioni online e cartacee di suoi componimenti, valutate positivamente da esperti, critici e personaggi famosi.
Read More »Le città invisibili di Calvino e il viaggio come fuga dalla realtà
Italo Calvino è senza dubbio uno degli scrittori più inesauribili e apprezzati del '900. Personalità di enorme rilevanza artistica, sociale nonché politica e infaticabile ricercatore della verità, si è posto spesso fuori dagli schemi non solo nella sperimentazione letteraria. A tal proposito uno dei suoi libri forse più apprezzati e conosciuti, insieme al Barone rampante e al Visconte dimezzato, è senz'altro Le città invisibili, romanzo pubblicato in prima edizione nel 1972 per gli editori Einaudi.
Read More »‘La veranda’, o sul senso di fugacità della vita: il romanzo d’esordio di Salvatore Satta
In una visione alquanto cupa della vita, si accende una luce che la rischiara, sublimandola: la consapevolezza che nell’uomo c’è una scintilla divina che ha impastato anche il suo fango. Questa espressione fa riferimento alla figura di una strana donna, <
I migliori incipit della letteratura del ‘900
Gli incipit di un'opera letteraria rappresentano l'ingresso di un labirinto, una vera e propria arte che attira i lettori, che li invoglia a proseguire con curiosità nella lettura. Non è detto che un bel romanzo abbia un incipit altrettanto valido, e chiaramente ci sono romanzi orribili con un meraviglioso inizio. Varie sono poi le tecniche, tanto che l'esordio di un'opera può ridursi a una sola riga o dilatarsi a qualche frase o addirittura a intere pagine. Vari sono anche i modi di iniziare: una descrizione paesaggistica, una dedica, una notizia, una data, la presentazione di uno dei personaggi, un aforisma, un'anastrofe (ovvero cominciare descrivendo la fine).sono un tema sempre interessante. Perché, prendendo a prestito un verso di Ungaretti, “è sempre pieno di promesse il nascere”: così anche un romanzo ci porge il suo biglietto da visita in quelle prime frasi introduttive.
Read More »‘La notte del B(r)uco’: il thriller esistenziale della coppia Menzella-Cirigliano
La notte del B(r)uco è un avvincente thriller "esistenziale", o lo si potrebbe definire anche "mentale" della coppia formata da Carmen Cirigliano e Carmine Menzella (classe 1984 e 1978), autori di questo secondo romanzo che vivono a Ferrandina, compagni nella vita come nell’arte. Laureati rispettivamente in Lettere e in Filosofia collaborano a svariati progetti che ruotano intorno alla scrittura nera, dalle sceneggiature alla regia per teatro e cortometraggi. Fondatori dell’associazione culturale Laboratorio Inchiostro Nero, volta alla promozione della cultura di genere horror, fantastica e thriller-noir attraverso vari linguaggi che spaziano dal teatro sperimentale e di figura, al cinema alla narrativa.
Read More »Perché non si dovrebbe amare “Cinquanta sfumature”
La trilogia delle Cinquanta sfumature è priva di contenuti, di passione, di coinvolgimento, di emozioni: l'autrice sembra abbia scopiazzato in malo modo Nove settimane e mezzo di Mc Neill, propinandoci una donna ridicola e imbarazzante come la protagonista di I love shopping, oltreché inetta ed irritante. Nessuna donna di buon senso e che ama se stessa si indentificherebbe o vorrebbe essere Anastasia, la protagonista di Cinquanta sfumature di grigio, ma si sa, il marketing trasforma la fuffa in casi letterari.
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