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Tag Archives: romanzo del ‘900

“Todo modo”: il potere secondo Leonardo Sciascia

Todo modo libro

In Todo modo, romanzo pubblicato nel 1974, le indagini sulle oscure trame del potere che sembrano trovare chiara connivenze nel governo di quegli anni, si rivolge più direttamente e più chiaramente al sistema di potere democristiano; il nesso con la tradizione cattolica e gesuitica del partito deriva già dal titolo del romanzo ricavato da una frase degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola.

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Anna degli Elefanti, la “cantilena” di Moretti

Marino Moretti, poeta e romanziere crespuscolare che ha condotto un'esistenza solitaria tra esalatazioni e vittimismo, è stato senza dubbio uno degli scrittori più costanti e prolifici che il '900 abbia mai avuto. Ci troviamo di fronte ad uno scrittore che conosce il proprio mestiere con una sicurezza ormai consumata, fino alla monotonia che rappresenta perà il suo limite. Lo riconosce lui stesso, e infatti nella prefazione al romanzo Anna degli Elefanti (1937) allude al costante amore per i poveri, che lo hanno portato incolume fino alla presente monotonia artistica. E quando si parla di monotonia in Moretti, bisogna far riferimento non tanto alle vite dimesse dei protagonisti delle sue opere, quanto alla costanza di una cantilena che è una sola cosa con la sua voce di narratore.

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‘Gente nel tempo’, lo stile coraggioso di Bontempelli

Massimo Bontempelli è senza dubbio uno scrittore tutto stile come dimostra, probabilmente più di ogni suo altro romanzo, Gente nel tempo (1937), sua ultima fatica. Perchè Bontempelli può essere definito uno scrittore di tutto stile? Per il suo modo semplice di raccontare cose complicate. In Gente nel tempo, lo scrittore lombardo stabilisce rispettivamente la natura del complicato e del semplice e i loro mutui rapporti, inventando, come dice il critico Debenedetti, dei casi complicati per forza di immaginazione e li rende semplici per forza di fantasia.

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‘L’amante di Lady Chatterley’, il romanzo-scandalo di D. H. Lawrence

l'amante di lady chatterly

L'amante di Lady Chatterley è il più famoso romanzo dello scrittore inglese D.H. Lawrence, messo all'indice perché il suo contenuto era ritenuto osceno e oltraggioso per la morale pubblica. Nelle intenzioni di Lawrence il romanzo avrebbe dovuto essere uno stendardo di ribellione, un appello di rivolta dei poveri contro i ricchi, dei lavoratori proletari contro i padroni aristocratici. Ed è per questo che l´amante di Lady Chatterley è un guardiacaccia, un dipendente ma non un servo, un proletario che usa il dialetto come difesa per la propria personalità, ma capace di esprimersi in ottimo inglese per appassionate e impeccabili dichiarazioni di politica o di impegno sociale. E, infine, ma solo infine è uno straordinario amante: tenero e prepotente, sensuale e delicato, travolgente, trasgressivo e instancabile.

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Una pantera in cantina, di Amos Oz

Una pantera in cantina è una piccola grande storia di emozioni e sentimenti adolescenti, un'avventura di amicizia e di crescita, che pone interrogativi sulla colpa e sulla fiducia, in un contesto storico dominato da epocali stravolgimenti. Il protagonista Profi è infatti testimone di eventi più grandi di lui, ma ci consente di coglierne gli effetti sulle relazioni umane grazie al suo sguardo ancora puro e alla sua sensibilità intatta.

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Il personaggio-uomo, protagonista indiscusso del romanzo del Novecento

psicoanalisi nel romanzo del '900

Protagonista indiscusso del romanzo del '900 è il cosiddetto personaggio-uomo, per usare un'espressione tanto cara al critico piemontese Giacomo Debenedetti, il quale, attraverso autori come Kafka, Proust, Svevo, Pirandello, Tozzi, Joyce, pone l'attenzione sulla rottura che il romanzo dei primi decenni del '900 segna con il romanzo ottocentesco naturalista. Quest'ultimo si preoccupava di analizzare il visibile, occultando il materiale narrativo-descrittivo; il romanzo novecentesco fa esattamente il contrario: disocculta la realtà, epifanizza, per usare un termine caro a Joyce, soprattutto il personaggio, o meglio, il personaggio uomo o l'anti-personaggio.

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Thomas Mann: una sensibilità incompresa come quella del suo ‘Tonio Kroeger’

Thoman Mann

Thomas Mann (Lubecca, 6 giugno 1875-Zurigo,12 agosto 1955), scrittore tedesco, nasce in quella Lubecca una volta appartenente alla cosiddetta “Lega Anseatica”. E’ considerato non solo uno degli autori di maggior risonanza europea del novecento, ma anche mondiale; basti, per esempio leggere alcune delle sue opere più celebri da lui scritte come “La montagna incantata” , “Tonio Kroger”, “ I Buddenbrook”, “Morte a Venezia”. Personalità particolare, con mente sognatrice, fantastica e introspettiva.

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