Dal trionfo del Movimento 5 Stelle alla débâcle del Partito Democratico, dal successo della Lega al tonfo di Forza Italia: come cambia lo scenario politico italiano dopo le elezioni del 4 marzo? A guardare le mappe spennellate di colori politici, l’Italia è divisa in due: Lega Nord e Lega Sud. Il meridione e le isole sono macchiati del giallo del Movimento 5 Stelle, il settentrione è zona targata Lega. I veri vincitori sono loro, i partiti cosiddetti populisti, i partiti della realtà. I perdenti? Innanzitutto il Partito Democratico dell’ex-premier in bicicletta Matteo Renzi, che ha dimezzato i consensi, insieme alla fotogenica e onnipresente Emma Bonino e ai colonnelli fuoriusciti (dalla casa democratica e dalla storia) Bersani, D’Alema, Grasso e compagnia. Non se la passa bene nemmeno Forza Italia, che guadagna la seconda posizione all’interno della coalizione del centrodestra.
Read More »Sequestrati dal Tribunale beni e conti della Lega Nord
In questi giorni il Tribunale di Genova, in attesa della sentenza definitiva, ha proceduto alla confisca cautelativa di beni fisici e conti correnti della Lega Nord, recentemente condannata, nelle persone di Umberto Bossi e figlio, ex-tesorieri e vari altri amministratori. Il partito, attualmente capeggiato da Matteo Salvini, deve infatti restituire alle casse dello Stato una somma ammontante a 58 milioni di euro di rimborsi elettorali letteralmente volatilizzati (senza che nessuno dei principali esponenti, a partire da Maroni e dallo stesso Salvini, abbia mai saputo giustificarne l'ammanco). Ora il segretario della Lega, secondo un consueto copione da politica italiana, anziché rimanere nel merito del provvedimento, preferisce buttarla in caciara (come si dice in quel di Roma, "ladrona" secondo i primissimi slogan leghisti), parlando di una persecuzione politica e giudiziaria.
Read More »Ventata di destra sulle elezioni amministrative
A ballottaggi appena conclusi appare chiaro come il maggior successo delle elezioni amministrative italiane sia da attribuirsi al centrodestra. In particolar modo ai candidati leghisti e al segretario del partito Salvini che, nelle varie interviste, tende a monopolizzare i buoni esiti finali, anche a discapito dei compagni di coalizione.
Read More »Dal maggioritario al proporzionale: l’intesa tramontata sulla nuova legge elettorale
Pur non riuscendo a realizzare l’accordo sulla legge elettorale, il modo in cui tale accordo era stato possibile getta luce sui suoi protagonisti, è dunque interessante analizzare i motivi profondi che hanno spinto tutti a mettersi d’accordo sulla legge proporzionale. Nessuno vuole il proporzionale, quindi? Quindi lo fanno. L’unico accordo fattibile, si potrebbe logicamente pensare, è escludere fin dal principio il proporzionale. Le dinamiche sottese a questo cambio di rotta permettono di far vedere se una classe dirigente sia o no Politica.
Read More »Il patto del Nazareno non si fa più
Ricomincia il Calvario pre-elettorale. Nuove dinamiche politiche in vista per le prossime elezioni che potranno svolgersi in un arco di tempo che va dal prossimo settembre alla scadenza naturale dell'attuale mandato. Saltano le trattative Renzi- Berlusconi. Il primo trova una quadra con il M5S per la nuova legge elettorale, mentre il secondo prova a richiamare a sé Salvini (e i suoi preziosi voti), che però si mostra tuttora refrattario.
Read More »Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Giorgio Bassani commentano Salvini in occasione dei 60 anni dell’Unione europea
25 marzo, manifestazione dei sovranisti contro la celebrazione di 60 anni dei Trattati di Roma. Entra Salvini sul palco, mentre tra il pubblico sono presenti gli scrittori Giuseppe Tomasi di Lampedusa e un amico, Giorgio Bassani. Salvini compare con la sua solita felpa, questa volta con su scritto “Gattopardi”.
Read More »Sciacalli, ovvero: Salvini e i suoi selfie
È ancora viva la polemica circa la tempestività di Matteo Salvini nel raggiungere luoghi disastrati, fingendo di portare aiuto e ascolto, ma dando invece l'impressione di volerci lucrare con una vuota propaganda presenzialista. Stavolta è toccato al Centro Italia, già colpito da vari sismi, e ora piagato per giunta da un'innevata che da 60 anni non si registrava tanto impetuosa. L'ingombrante, quanto apparentemente inutile, presenza del deputato, più che aiutare i soccorsi, pare solo averli ulteriormente impediti.
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