Chi non è, a suo modo, fomentatore d’odio, scagli la prima pietra. Questa di sicuro non è la prima, dato il clima pro-regolamentazioni della comunicazione e dell’informazione online che aleggia intensamente, almeno dai tempi della Brexit in poi. Ma il promotore di questa idea è colui che, onnipresente da mesi sulle reti e sulla stampa nazionale e internazionale, pretende una Politica “con la P maiuscola” (nonostante questa nasca da un dibattito fatto di proposte concrete che, in più occasioni, le Sardine hanno dimostrato di non poter offrire). Mattia Santori infatti è il leader del movimento che, proprio perché nato sospinto dai venti di mezzi e personaggi più mainstream, vorrebbe la distruzione degli altri mezzi di diffusione del pensiero, più funzionali alla disintermediazione.
Read More »Chi sono i morti dell’Europa? Il vuoto di Renzi, Salvini e della sardina Sartori
Pavel Ivanovič Čičikov attraversa la Russia per acquistare anime morte, i servi della gleba deceduti ma non ancora registrati come tali, così da costruirsi un capitale di spettri, una ricchezza fantasmatica da tramutare, poi, in viatico d’ascesa sociale. Questa figura mediocremente cordiale, “un uomo molto ammodo, comunque lo si rigirasse”, cui Gogol’ attribuisce i tratti della più totale banalità – né bello né brutto, né grasso né magro, né vecchio né giovane – è la metafora letteraria perfetta per il vuoto di rappresentanza che infesta l’Europa, reso ormai palese dal recente trionfo dei conservatori di Boris Johnson in Gran Bretagna.
Read More »Tra sardine e gattini l’Italia sta diventando uno zoo
Una cosa è certa: in Italia niente riempie le piazze come l’idea di combattere contro una persona. La grottesca tenzone tra sardine che non si legano e gattini che cenano a base di pesce, è rappresentativa della parabola discendente che trasforma un Paese che non sa riconoscere i problemi che lo affliggono, in un cortile buono per la lotta tra galline.
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