La misura dell'ergastolo ostativo resta uno strumento giuridico di fondamentale importanza nella lotta alla mafia, ma a Strasburgo nessuno pare essersene reso conto. La Corte europea dei diritti dell’uomo rendendo definitiva la sentenza emessa lo scorso 13 giugno che ha ritenuto incompatibile con i diritti fondamentali dell’uomo l’istituto italiano dell’ergastolo ostativo, ha sancito un principio sacrosanto. L’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario italiano è in contrasto con l’articolo 3 della Carta europea dei diritti dell’uomo che vieta il trattamento inumano e degradante dei carcerati.
Read More »Aldo Moro e la rappresentazione della storia, dai film che rimandano ad una iconografia stereotipata al romanzo di Vasta che racconta la storia come materia
Aldo Moro, scrivono Pasolini e Sciascia, agisce attraverso la lingua: i suoi discorsi involuti, il suo latinorum, sono lo strumento principale per conservare lo status quo. Moro è il simbolo di un potere incomprensibile e in quanto tale le Brigate Rosse, ossessionate dalla retorica del complotto e dei linguaggi da decifrare, lo rapiscono, in omaggio, appunto a un’idea più che a un dato di fatto. La rappresentazione della storia da parte del cinema è spesso fondata su un immaginario autoreferenziale, i film si citano a vicenda, o rimandano a fonti audiovisive di tipo documentario, a fotografie, a dipinti, elementi visibili. Questo succede per ogni periodo storico ma nessun decennio come gli anni Settanta risente di un’iconografia standardizzata che spesso diventa stereotipo, luogo comune, banalità. C’è un evento però, negli anni Settanta, il cui percorso iconografico è stato completamente diverso: questo evento è il caso Moro. E il racconto cinematografico dei 55 giorni, più che alle fonti visive, deve il suo canone narrativo alla letteratura, una letteratura che fino alla pubblicazione del romanzo di Giorgio Vasta, Il tempo materiale, non ha mai osato discostarsi dal solco tracciato da due giganti tanti anni fa. Dal 1978, per essere precisi.
Read More »Nicola Gratteri, “La malapianta”
La forza della mafia è direttamente proporzionale alla fragilità e all'incapacità delle istituzioni; sembra emergere questo dalla lettura del libro- conversazione con Antonio Nicaso, tra i massimi esperti di 'ndrangheta al mondo e storico delle organizzazioni criminali, "La malapianta" del magistrato calabrese antimafia Nicola Gratteri (Gerace, 22 luglio 1958).
Read More »Il portale-rivista ‘900 letterario
Perché dedicare un sito di letteratura proprio al secolo del Novecento?Si potrebbe pensare alla vicinanza temporale, quindi, ad un maggiore riconoscimento e conoscenza di questo periodo in quanto pone l’accento sulla crisi esistenziale dell’uomo
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