Lo scrittore tarantino Cosimo Argentina è un uomo generoso e sensibile anche se leggendo alcuni suoi libri si potrebbe far fatica a crederlo, date una certa irriverenza e crudezza nel linguaggio. Laureato in giurisprudenza con una specializzazione in criminologia, e dopo aver praticato l'attività di procuratore legale e giornalista a Taranto, nel 1990 Argentina si trasferisce in Brianza dove vive ed insegna Diritto ed Economia.
Read More »‘Chicche di riso’, l’umorismo di Alessandro Pagani
Chicche di riso dello scrittore e musicista fiorentino Alessandro Pagani (editore "96, Rue de la Fontaine") è una raccolta di 500 battute e/o freddure tra satira e comicità, tra umorismo e circostanze grottesche, in frasi, neo aforismi e brevi dialoghi, tutti da scoprire. Con questo nuovo scritto riguardante il mondo della risata, l’autore ha voluto di cogliere i momenti di ‘imbarazzo’ che possono scaturire dall’ambiguità delle parole di tutti i giorni, in quelle situazioni paradossali che possono sembrare banali, ma che a volte non lo sono. Un modo semplice, ma non semplicistico, per non prendersi troppo sul serio.
Read More »Intervista allo scrittore Davide Amante in occasione della designazione di Milano a città della cultura 2020
La città di Milano ospiterà a Ottobre 2020 il vertice mondiale delle città della cultura. Abbiamo chiesto allo scrittore Davide Amante, letterato e milanese doc, di spiegarci meglio questa iniziativa, il suo punto di vista sull'amministrazione della città e le opportunità che essa rappresenta. Milano è stata designata da 38 altre metropoli per aver agito nell'inclusione sociale, nella creatività, nella riduzione delle distanze tra centro e periferia, nell'impegno ambientale.
Read More »Addio all’intoccabile Camilleri, inventore di un non-siciliano originalissimo
Andrea Camilleri è stato un magnifico costruttore di trame, l'inventore di un non-siciliano originalissimo, un bulimico di vita, di letteratura, di sigarette. I sette nodi della sua personalità, e della sua letteratura.
Read More »‘Il cuore e la tenebra’, il nuovo romanzo sul trionfo della forza di volontà, di Giuseppe Culicchia
Il cuore e la tenebra è l’ultimo romanzo di Giuseppe Culicchia. Un romanzo del tutto differente dai suoi precedenti. Un testo corposo, che induce alla riflessione intrinsecamente difficile e complicata. Apre scenari e domande di grande spessore narrativo. Nulla può rendere meglio l’idea di questo testo, se non le parole stesse dell’autore in una nota a calce: “Il cuore e la tenebra è la storia di un uomo che, non tollerando più il suo presente e non vedendo più alcun futuro, sceglie di rifugiarsi nel passato. Ma non in un passato per così dire di comodo. (…) no: lui sceglie il cuore di tenebra dell’Europa. Da artista e uomo di spettacolo, resta affascinato dallo “spettacolo”messo in scena da Hitler. Vedi Joseph Conrad in Cuore di tenebra. (…) Incapace di liberarsi dal senso di colpa che lo attanaglia dopo aver distrutto la sua famiglia, Federico Rallo si fa carico di una colpa ancora più grande. E’ il suo modo di chiedere perdono.”
Read More »‘Gli egoisti’: l’opera postuma di Federigo Tozzi sull’ambiente letterario romano
Lo scrittore toscano Federigo Tozzi è un classico che gode di una paradossale fortuna: sempre più studiato, ma tutt’ora poco letto; ormai da tempo assurto nel canone (soprattutto grazie a Debenedetti e Baldacci), ma in forme particolarmente mosse e dibattute. Il che, certo, dipende anche dal carattere scorciato ed ellittico delle sue narrazioni, i cui vuoti, disorientanti per il lettore ingenuo, hanno variamente sollecitato la critica. Del resto, se classico è quell’autore che «non ha mai finito di dire quel che ha da dire», Tozzi lo è in modo particolare; anche perché, con lui, più se ne sa, e meno si può concludere; più si guardano da vicino i suoi testi, e più si rivelano nuovi spessori.
Read More »In ricordo di Giovannino Guareschi, cantore dell’Italia contadina e profeta dell’estinzione dei piccoli centri rurali, a 50 anni dalla morte
50 anni fa, nel luglio del 1968 scompariva lo scrittore Guareschi che, con i suoi romanzi, ha provato a fermare l’inesorabile incedere del tempo, delineando in tal modo un vivido quadro dell’Italia post-bellica. La campagna, il mondo rurale, luogo della sua infanzia, dei suoi ricordi fa da sfondo alle vicende del sindaco Peppone e del parroco suo rivale Don Camillo. Come Pasolini in Scritti Corsari, denuncerà con profondo rammarico, la guerra silenziosa mossa ai piccoli centri rurali profetizzandone l’estinzione. L’Italia contadina trova in Guareschi la massima esaltazione; egli conscio del profondo mutamento in atto, non ha altro mezzo se non la scrittura per mostrare ed eternizzare un mondo che, pur subendo il fascino e la forza prepotente della città, trova la fora per mantenere intatta la sua identità.
Read More »‘Il marchese di Roccaverdina’: la lotta contro il rimorso e la paura secondo Luigi Capuana
Luigi Capuana (Mineo milleottocentotrentanove- Catania millenovecentoquindici) è statoI uno dei massimi esponenti del Verismo italiano, del quale è considerato il teorico. Migrato da Mineo, si trasferisce a Firenze, poi a Milano e poi a Roma, dove svolge le professioni di giornalista e critico d’arte, per poi diventare anche professore di Letteratura Italiana, prima all’Istituto superiore di Magistero a Roma e poi all’Università di Catania. Il suo capolavoro, nell’ambito del Verismo, è sicuramente il suo romanzo Il Marchese di Roccaverdina (millenovecentouno), ma anche Giacinta.
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