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Tag Archives: scrittori russi

‘L’Altra Russia di Eduard Limonov’, di Luca Bagatin. L’eredità di Limonov

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"L'Altra Russia di Eduard Limonov", partito dissidente russo rifondato nel settembre 2020, raccoglie l'eredità del Partito NazionalBolscevico (PNB), fondato negli Anni '90, dallo scrittore Eduard Limonov, dal filosofo Aleksandr Dugin e dal chitarrista punk Egor Letov. Vero e proprio incontro di spiriti eclettici, contro-culturali, artistici e soprattutto di giovani, il PNB – messo fuorilegge, in Russia, nel 2007, con l'accusa di "estremismo" – fu il principale partito di opposizione di piazza al totalitarismo liberal-capitalista di Boris Eltsin prima e di Vladimir Putin poi.

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‘Arcipelgo Gulag’, il saggio di inchiesta narrativa capolavoro di Solzenicyn. Cos’è oggi il Gulag?

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Arcipelago Gulag scritto dallo scrittore russo Aleksandr Solzenicyn sotto forma di saggio di inchiesta narrativa, tra il 1958 e il 1968, rappresenta spaccato di storia dolorosamente vissuta sulla Russia stalinista. Dal Circolo polare artico alle steppe del Caspio, dalla Moldavia alle miniere d'oro della Kolyma in Siberia, le "isole" del Gulag - l'organismo che gestiva i campi d'internamento nell'Unione Sovietica - formavano un invisibile arcipelago, popolato da milioni di cittadini sovietici. Nei Gulag è vissuta o ha trovato fine o si è formata un'"altra" Russia, quella di cui non parlavano le versioni ufficiali, e di cui Solzenicyn, per primo, ha cominciato a scrivere la storia. In un fitto intreccio di esperienze dirette, di apporti memorialistici, di minuziose ricostruzioni dove non un solo nome o luogo o episodio è fittizio, Arcipelago Gulag racchiude una tragica cronaca di quella che è stata la vita del popolo sovietico "del sottosuolo" dal 1918 al 1956. Un'opera corale che ha visto la luce per la prima volta a Parigi nel 1973. Solzenicyn è più che un scrittore, in Russia è un mito, un filosofo, rispettato tantissimo per le sue idee, per la sua inflessibilità e per il suo coraggio di scrivere sempre e comunque la verità. 

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Addio al dissidente Eduard Limonov, scrittore e uomo in rivolta

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Insopportabile, estremista, avventato, vagabondo, dissidente, avventuriero. Da qualunque punto di vista la si prende, Eduard Limonov, classe 1943, ha fatto della sua vita un’opera d’arte, devoto alla rissa, coerente nella contraddizione. Soprattutto, Limonov è scrittore autentico, che scortica, disturba, che scrive dissipandosi. Reso celebre dal romanzo Il boia, libro di spericolata violenza, “scritto a Parigi nel 1982”, dice lui, pubblicato nel 1986 dalla “casa editrice Ramsay, che temendo la censura mutò con imbarazzo il titolo in Oscar et les femmes”, racconta, dietro il velo romanzesco, aspetti della vita newyorkese underground di Limonov.

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