Pochi giorni fa si è inaugurata la mostra su Tolkien e il giudizio dei Maestri Censori oscilla tra questi due anatemi. Molti si formarono sul Signore degli Anelli, basti pensare agli impresari e divulgatori del tolkenismo nostrano; a partire da Alfredo Cattabiani che lo pubblicò da Rusconi, Elémire Zolla che lo propose, Gianfranco De Turris che ne è il vicario nostrano e Oronzo Cilli che ha curato la mostra. Negli anni '50-'60, Il Signore degli Anelli era una specie di bibbia favolosa per i giovani di destra in libera uscita dalla storia; ma era anche un nuovo libro Cuore per la formazione dei ragazzi al tempo degli anni di piombo. Era un breviario per la gioventù tradizionalista, che piaceva sia ai cattolici che ai neopagani; quei ragazzi si allontanavano dalla mitologia fascista per abbracciare una nuova mitologia fuori dalla storia e dall’ideologia. Una mitologia mite, ecologista, nutrita di boschi e di pacifici hobbit, creature piccole, buffe, inoffensive. Certo, poi c’erano i maghi che erano la trasposizione in fiaba degli Evola e dei Guénon, c’erano i guerrieri che lottavano con la Compagnia dell’Anello.
Read More »‘Il Signore degli Anelli’ di Tolkien, un mondo immaginario ma reale nella recensione del poeta Auden
Al mondo esisteranno pure lettori che non amano le Gesta Eroiche, però io non ne ho mai incontrati. Per molti di noi costituiscono il più piacevole genere letterario, al punto che non possiamo fare a meno di divorarne le pagine anche quando la nostra capacità critica le bolla come spazzatura. Chiunque ricordi Lo Hobbit come il miglior racconto per bambini degli ultimi cinquant’anni non potrà che aprire la nuova opera del professor Tolkien con le più alte aspettative, e tuttavia La Compagnia dell’Anello le supera tutte. Sarebbe alquanto sorprendente se entro il prossimo Natale il libro non lo rendesse ricco.
Read More »J.R.R. Tolkien: lucido conservatore e sincero cattolico per il quale i grandi racconti non hanno mai una fine
Acuto conservatore ostile a qualsiasi forma di estremismo, sincero cattolico profondamente influenzato da numerosi altri apparati mitico-religiosi, tenace difensore degli alberi contro la società delle macchine: Tolkien è stato questo, e molto di più. Ripercorriamo la vita di uno dei più influenti autori del Novecento, nella convinzione che: “Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare”. (Gandalf, Il Signore degli Anelli).
Read More »Fantasy: il tempo immobile del regno dei Faerie
E’ innegabile che la letteratura sia sempre stata affascinata da questo universo fatato, si pensi a Sogno di una Notte di Mezza Estate di W. Shakespeare, nitida dimostrazione del legame indissolubile tra l’umano e il divino. Tuttavia all’inizio del ventesimo secolo comincia una lenta e inesorabile separazione tra il mondo terreno e quello dei Faerie. Quest’ultimo comincia a essere considerato dalla produzione letteraria come un regno “altro”, avulso da una dimensione iper - incantata e iper - distante. Le ragioni di tale allontanamento sono chiare: il reame fatato si configura come un rifugio per l’uomo moderno dalla caotica e stridente era industriale. Gli elfi vivono in armonia con la natura, a dispetto dell’essere umano che, a causa della tecnologia, si è alienato da essa.
Read More »Lord Dunsany e la riscoperta degli Elfi
Lord Dunsany, attraverso la creazione di un pantheon fantastico, riporta alla luce la figura dell'elfo, una delle più emblematiche nel Fantasy. Egli mira a stupire il lettore, ma non impone allo stesso delle scelte difficili. Complice una poco marcata introspezione dei personaggi, l’autore non è capace di suscitare nei confronti delle sue creature dei sentimenti forti, quali l’odio, l’amore o la paura. Le gesta e gli eventi narrati sono incastonati in una cornice meravigliosa, ma nulla di più. Lungo tale cornice il lettore viene condotto attraverso l’esposizione di situazioni affascinanti e suggestive, oppure terribili, ma raramente corre il rischio di trovarsi coinvolto.
Read More »William Morris e l’importanza della geografia nel Fantasy
Il Fantasy contemporaneo consiste in un’appendice del più vasto genere Fantasy, tesa ad amalgamare e a ridefinire gli elementi fondanti dello stesso e, sostanzialmente, a fondere il mondo reale con il soprannaturale. La categoria parte da un universo moderno in cui spesso prevale una forte componente tecnologica che alla lunga declina vero la riscoperta del mito. Le creature che si aggirano in tali scenari urbani e quotidiani possiedono dei poteri magici e vivono negli interstizi della società, cercando di confondersi con le persone comuni. In tal senso, uno dei maggiori apporti alla nascita del Fantasy contemporaneo è stato fornito da William Morris ( 1834-1896), poeta, artista e agitatore sociale inglese.
Read More »Genesi di un genere letterario: il Fantasy
Prima di introdurre la storia del Fantasy, ovvero quella cronologia di eventi che ha portato alla creazione del genere letterario, è necessario porre in risalto un concetto fondante. Da un lato riflesso e conseguenza di codesta categoria, dall’altro elemento costitutivo della stessa: la sub-creazione, o come affermava Tolkien, la realizzazione di un mondo-altro, una versione narrativa del nostro mondo situato in un luogo e in un tempo remoto e leggendario
Read More »Le cronache di Narnia, C.S. Lewis
Una realtà evidente, una sacrosanta verità. Così le parole di Lewis, ci portano ad aprire quelle prime pagine che rappresentano pura magia. Il fantasy "Le cronache di Narnia" appassiona e offre una precisa mappa del Cristianesimo ( Lewis era protestante e anglicano), riflettendo sulla sofferenza nel mondo e sul libero arbitrio.
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