Consegnare, affidare, trasmettere, tramandare, parole che non dovrebbero farci diffidare. Parole che abbiamo avuto in consegna, affidate, tramandate insieme al concetto profondo che in esse è racchiuso, affinché lo custodissimo. Già, custodire, altro concetto che non sappiamo più dove abiti, ingarbugliati come siamo dentro i meandri di una modernità frenetica, senza classe né talento e troppo presi ad apprendere ipnoticamente una neolingua globalista a vocazione anglofona (). Prigionieri di un totalitarismo eufemisticamente chiamato liberalismo, che attraverso le leggi di mercato e la logica consumistica… procede allo sterminio delle anime e delle culture. La tradizione non è il passato… [essa] ha a che vedere col passato né più né meno di quanto ha a che vedere col presente e col futuro. Si situa al di là del tempo. Non si riferisce affatto a ciò che è antico… bensì a ciò che è permanente, a ciò che sta dentro. (A. De Benoist, Le idee a posto)
Read More »‘Gli stati molteplici dell’essere’ di Guénon: é «il conoscere” e l’“essere” sono le due facce di una medesima realtà»
Con l'opera del 1932 Gli stati molteplici dell'essere Guénon espone la sua visione dei vari livelli di realtà che si giustappongono nella totalità dell'esistenza. A ciascuno di questi livelli corrisponde uno "stato" e lo "stato" umano vi apparirà come "uno stato della manifestazione" accanto a tanti altri. La visione tradizionale, propria di Guénon, rivela in queste pagine l'impalcatura metafisica che la sorregge: un'impalcatura ancora una volta in piena consonanza con la dottrina vedantica, della religione induista, che fra tutte le forme della tradizione sembra essere stata per Guénon la più capace di esporre discorsivamente tale ordine di verità.
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