Oggi potremmo ancora ridere con Alberto Sordi? Esistono ancora, gli italiani raccontati da Albertone? Facile rispondere di no, e del resto Sordi stesso, almeno negli ultimi 25 anni di carriera, raramente era riuscito a produrre maschere potenti: l'ultima volta con i due funerali della commedia all’italiana, Un borghese piccolo piccolo e I nuovi mostri; poi, solo Monicelli lo aveva recuperato con un ruolo all’altezza, archeologico e riassuntivo, Il marchese del Grillo (1982) Oggi gli italiani alla Sordi, i finti moralisti o i commercianti d'armi, gli arrampicatori sociali e i mezzibusti è difficile ritrarli con un briciolo di simpatia. Per fare delle commedie è quasi impossibile non scantonare verso la fiaba o verso il demenziale.
Read More »Un borghese piccolo piccolo e la parodia come memento
Un borghese piccolo piccolo (un titolo ch’è un programma) è quel capolavoro d’esordio del 1976 di Vincenzo Cerami (1940 ˗ 2013), che può essere annoverato, non a torto, tra le cose letterarie più ‘rumorose’ ed osservate del panorama culturale italiano. Italo Calvino, in una nota alla prima edizione, fece notare l’abilità dell’autore (alunno prediletto di Pier Paolo Pasolini) nel rendere, una storia d’impiegati, un grandioso e crudo susseguirsi di fatti romanzeschi.
Read More »Un borghese piccolo piccolo: condanna al costume italiano
Un borghese piccolo piccolo è un significativo esempio di ciò che ha caratterizzato la grande commedia all'italiana, la cui cifra è quella di aggrededire e deformare anche in maniera spietata la realtà, estremizzando situazioni e personaggi.
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